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    Interazione tra Catestatina e fibre Orexinergiche/NMDAergiche in condizioni simil-ischemiche nel criceto ibernante

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    Creato da
    Mele, Maria
    Canonaco, Marcello
    Cerra, Maria Carmela
    Metadata
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    URI
    http://hdl.handle.net/10955/1234
    http://dx.doi.org/10.13126/UNICAL.IT/DOTTORATI/1234
    Descrizione

    Formato

    /
    Dottorato di Ricerca in Biologia animle, Scuola di Dottorato “Life Sciences”, Ciclo XXV, a.a. 2014; L‘ischemia cerebrale rappresenta la principale causa di mortalità e morbidità a livello mondiale, provocando spesso deficit motori e riducendo la qualità della vita. Ciò è dovuto al fatto che la carenza di ossigeno e glucosio causa gravi danni al Sistema Nervoso Centrale. Sono diversi i sistemi neuronali implicati nella patogenesi ischemica, tra questi rivestono particolare importanza quello orexinergico (ORXRs), i recettori N-metil-D-aspartato (NMDAR) e la catestatina (CST). Alla luce di quanto detto, l‘obiettivo di questo lavoro è valutare gli effetti, sui sistemi recettoriali suddetti, causati dagli insulti ischemici sia attraverso un approccio in vivo, sia attraverso una simulazione dell‘ischemia in vitro. Nel primo caso, criceti ibernanati (Mesocricetus auratus) sono stati infusi con CST, ORX-A o ORX-A+CST, a livello del nucleo periventricolare ipotalamico, scelto per la sua implicazione nel controllo cardiovascolare, del feeding e del ciclo sonno/veglia, dopodiché è stata correlata l‘espressione del ORX2R e dei vari parametri del feeding. Dai risultati è emerso che la CST determina un effetto anoressigenico attraverso la down-regulation del ORX2R soprattutto nei nuclei implicati nel controllo del feeding, mentre l‘ORX-A causa l‘effetto opposto. Nella seconda parte la condizione ischemica è stata simulata attraverso la deprivazione di ossigeno e glucosio (OGD) in cellule ippocampali (HIP) e ipotalamiche (HTH), con successiva valutazione degli effetti trascrizionali indotti dalla CST. Sorprendetemente, i due tipi cellulari rispondono in modo diverso all‘insulto ischemico quando posti insieme in coltura, rispetto alle cellule cresciute separatamente. Infatti, l‘aggiunta della CST in HIP OGD causa una down-regulation della subunità NMDAergica NR2A e un up-regulation di NR1 e ORX1R, recettore quest‘ultimo, che invece è ampiamente espresso in presenza di cellule HTH. In quest‘ultime, invece, la CST provoca la down-regulation di tutti i fattori analizzati, ma tale trend viene completamente invertito in presenza di cellule HIP. In conclusione dai risultati ottenuti sembra che la CST sia in grado di determinare variazioni dell‘espressione NMDAergica e ORXergica, e ciò potrebbe proporre nuovi scenari per il ruolo neuronale di tali recettori e della CST nella patogenesi ischemica.; Università della Calabria
    Soggetto
    Anatomia comparata; Citologia; Ipotalamo
    Relazione
    BIO/06;

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