Different measures of credit risk: comparison between credit rating and CDS
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Dottorato di ricerca in Scienze economiche e aziendali, XXIX ciclo; Il rapido ritmo di innovazione finanziaria che ha avuto luogo nel corso dell’ultimo
decennio ha portato ad una proliferazione di nuovi e sempre pi`u sofisticati prodotti finanziari
che hanno reso il sistema finanziario incline al contagio e hanno aumentato il
rischio sistemico. Inoltre, la natura globale della crisi finanziaria statunitense ha evidenziato
l’integrazione delle economie e dei mercati. In questo contesto di maggiore complessit`a
e integrazione, al fine di garantire la stabilit`a finanziaria dei mercati, comprendere i mercati
finanziari a pieno ed essere in grado di identificare in modo tempestivo le potenziali
conseguenze di eventuali nuovi sviluppi diventa una delle sfide pi`u importanti per i policy
makers e le autorit`a di regolamentazione.
La necessit`a di sviluppare una migliore comprensione del mercato dei credit default
swap (CDS) ha guadagnato importanza nel contesto della crisi finanziaria globale in
cui `e stata dimostrata sia la difficolt`a a catturare, che l’importanza di indicatori solidi del
rischio di credito dei settori aziendali. Durante la crisi dei mutui subprime degli Stati Uniti,
le agenzie di rating (CRAs) sono state considerate colpevoli di attribuire giudizi di rating
troppo elevati. Al contrario, il criticismo delle agenzie di rating emerso durante la crisi
del debito sovrano europeo `e maggiormente focalizzato sulla portata e la tempistica dei
downgrade, che ha contribuito a peggiorare la crisi. Questo ha sollevato il problema della
stabilit`a del giudizio di rating dovuto ad un giudizio point in time che non tiene in considerazione
l’impatto degli shocks economici. Quindi, l’impatto delle fluttuazioni cicliche non
viene catturato dai giudizi di rating ma, tuttavia, pu`o fornire importanti informazioni circa
la solvibilit`a di un emittente e pu`o avere importanti ripercussioni sulla stabilit`a finanziaria
del sistema che assume vitale importanza se un’economia vuole raggiungere gli obiettivi di
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crescita sostenuta e bassa inflazione. Di conseguenza, vi `e un ampio consenso sulla necessit`a
di sviluppare misure nuove per la valutazione del merito creditizio al fine di avere migliori
strumenti di analisi per le decisioni di policy. Capire l’importanza di misure adeguate del
rischio di credito tempestive e comparabili tra i Paesi, cos`ı come capire l’interazione tra il
sistema finanziario, il resto degli agenti e dei settori economici potrebbe essere rilevante per
l’analisi della stabilit`a finanziaria.
Poich`e l’affermazione che i giudizi di rating rappresentano metriche del rischio di
default accurate `e stata messa in discussione durante la crisi finanziaria e del debito sovrano
e gli spreads dei CDS sono ampiamente considerati come consenso del mercato sul merito
creditizio emesso dalle agenzie di rating, lo scopo principale di questa tesi di dottorato `e
quello di studiare e riflettere su due diverse misure del rischio di credito: il giudizio di rating
e lo spread dei CDS. Tuttavia, prima di confrontare le valutazioni del rischio di credito e
alla luce dei cambiamenti strutturali emersi durante la crisi finanziaria, appare fondamentale
studiare la relativa importanza dei vari fattori che guidano gli spreads dei CDS. L’indagine
empirica copre diverse aree geografiche (USA e Europa), diversi settori industriali, nonch`e
periodi di tempo diversi (periodi di alta volatilit`a e periodi normali). Ove possibile, gli
studi hanno cercato di confrontare i risultati e indagare le ragioni delle differenze.
Il primo capitolo fornisce una panoramica del mercato dei CDS, le principali
carenze evidenziate dalla crisi finanziaria e le conseguenti modifiche normative. Inoltre,
esso fornisce un’overview della misurazione del rischio di credito con un focus sui modelli di
rischio di credito pi`u utilizzati. Si esaminano i due approcci principali per la modellizzazione
del rischio di credito, approccio strutturale e reduced-form, e si forniscono approfondimenti
sull’applicabilit`a dei modelli di rischio di credito nel prezzare i derivati creditizi. Dall’analisi
teorica degli approcci strutturali emerge che, negli ultimi anni, ci sono almeno due importanti
sviluppi nelle applicazioni empiriche di tale approccio alla modellazione del rischio di
credito. Il primo, conosciuto come credit spread puzzle, solleva preoccupazioni sulla limitata
capacit`a esplicativa dei modelli strutturali. Il secondo riguarda l’utilizzo dei credit default
swaps al posto di rendimenti obbligazionari negli studi del rischio di credito. Considerati
gli sviluppi nelle applicazioni empiriche dell’approccio strutturale, il secondo e il terzo capitolo
esaminano le determinanti dello spread dei CDS con un focus sugli spreads societari e
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bancari. Pi`u nello specifico, il secondo capitolo si occupa di determinare i principali fattori
che influenzano gli spreads dei CDS societari. Impiegando un modello nei livelli e nelle differenze,
il capitolo studia l’effetto di fattori firm-specific e macroeconomici che influenzano
il rischio di credito di societ`a statunitensi in periodi di alta e di bassa volatilit`a dei mercati
finanziari. Seguendo l’analisi degli spreads dei CDS societari, il terzo capitolo esamina
il rischio di credito delle istituzioni finanziarie americane ed europee. La crisi finanziaria
statunitense ha sollevato preoccupazioni sull’importanza del rischio di credito nel settore
bancario perch`e il fallimento di un’istituzione finanziaria pu`o imporre severe esternalit`a al
resto dell’economia e, inoltre, le banche possono agire come meccanismi di trasmissione
delle crisi. In questo scenario, gli spreads dei CDS possono essere visti come indicatori di
debolezza della banca e, quindi, possono essere usati per estrarre le percezioni di mercato
circa il grado di salute delle istituzioni bancarie, in modo particolare delle imprese bancarie
sistematiche. Capire le relazioni tra gli spreads dei CDS del settore finanziario e le variabili
bank-specific e di mercato `e importante per valutare la stabilit`a finanziaria, e pi`u di preciso
diventa di cruciale importanza in termini di supervisione, regolamentazione, disciplina
di mercato, cos`ı come per professionisti e accademici. Inoltre, `e importante per valutare
l’effetto too big to fail, in particolare per le grandi banche sistematiche.
Dal momento che le agenzie di rating mitigano i problemi di asimmetria informativa
tra i partecipanti al mercato dei capitali, la capacit`a di produrre valutazioni efficienti
potrebbe migliorare la loro credibilit`a in un mercato competitivo e potrebbe essere utile per
la stabilit`a finanziaria. Dato che il problema specifico in questo contesto sta sollevando un
notevole interesse nel mondo accademico e industriale e tra i regolatori, il quarto capitolo
esamina l’impatto di un annuncio di rating sul mercato dei CDS e l’effetto di spillover sia
degli upgrade che dei downgrade. Questo capitolo esamina la questione controversa per
quanto riguarda il valore informativo degli annunci di rating sul mercato dei CDS dal punto
di vista della stabilit`a finanziaria. In seguito all’analisi e ai suoi risultati, si derivano e discutono
appropriate raccomandazioni di policy e ricerche future. Nel complesso, questa tesi
indaga temi di attualit`a impiegando tecniche econometriche che contribuiscono ad arricchire
il piano metodologico.
The rapid pace of financial innovation that has taken place over the course of the
last decade has brought about a proliferation of new and increasingly sophisticated financial
products which made the financial system prone to contagion and increased systemic risk.
Furthermore, the global nature of the US financial crisis also has evidenced the integration
of economies and markets. Against this backdrop of increased complexity and integration,
in order to guarantee the financial stability of the markets, understanding the financial
markets as well as possible and to be able to identify in a timely fashion the potential
consequences of any new developments becomes one of the most important challenges for
policy makers and regulators.
The need to develop a better understanding of credit default swap (CDS) market
has gained significance in the backdrop of the global financial crisis in which has been
demonstrated both the difficulty of capturing, and the importance of sound indicators of
credit risk of corporate sectors. During the US subprime crisis, the credit rating agencies
(CRAs) were viewed as guilty of assigning excessively high ratings. In contrast, criticism of
CRAs during the European sovereign debt crisis was more focused on the extent and timing
of downgrades, which worsened the crisis. This has raised the question of the stability of the
rating assessment due to a rating based point in time which does not take into account the
impact of economic downturns. Hence, the impact of cyclical fluctuations is not captured by
credit ratings but, it can give important information about the solvency of an issuer and can
have important implications for financial stability of the system that is vital if an economy is
to achieve the objectives of sustained growth and low inflation. As a result, there is a large
consensus on the need to develop new measures to evaluate the creditworthiness in order to
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provide policy making with improved analytic tools. Understanding the critical importance
of relevant measures of credit risk that are timely and comparable across countries as well
as the interaction between the financial system and the rest of the economic agents and
sectors could be relevant for financial stability analysis.
As the contention that credit ratings represent accurate default risk metrics has
been questioned during the financial and sovereign debt crisis and CDS spreads are widely
regarded as a market consensus on the creditworthiness issued by credit rating agencies,
the main purpose of this doctoral thesis is to study and reflect on two different measures of
credit risk: the credit rating and the CDS spreads. However, before comparing the credit
risk assessment and in the light of the structural changes that emerged during the financial
crisis, it seems critical to better understand the relative importance of the various factors
driving the spreads of CDS. The empirical investigation covers several geographical locations
(US, Europe), industrial sectors as well as different time periods (high volatility and normal
periods). Where possible, the studies tried to compare the results and investigate the reasons
for the differences.
The first chapter provides an overview of the CDS market, the main shortcomings
highlighted by the financial crisis and the consequent regulatory changes. Furthermore, it
provides an overview of the theoretical framework for measuring credit risk with a focus on
the most used credit risk models. It examines the two main approaches for modelling credit
risk, structural and reduced-form approach, and provides insights into the applicability of
credit risk models when pricing credit derivatives. From the theoretical analysis of the CDS
market and the subsequent theoretical analysis of structural approach emerges that, in
recent years, there have been at least two important developments in empirical applications
of this approach to modelling credit default risk. The first,referred to us as credit spread
puzzle, was concerned about the limited explanatory power of structural models. The second
concerns the use of credit default swaps instead of bond yields in the credit risk studies.
Given the developments in structural applications empirical approach, the second and third
chapter examine the determinants of CDS spreads with a focus on corporate and banks CDS
spreads, respectively. More specifically, the second chapter is concerned with determining
the main factors which affect the corporate CDS spreads. By employing a model in levels
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and in differences, it studies the effect of firm-specific and macro level factors affecting
the credit risk of US corporations for periods of high volatility and lower volatility of the
financial markets. Following the analysis of the corporate CDS spreads, the third chapter
examines the credit risk of US and European financial institutions. The US financial crisis
has raised concerns about the importance of credit risk in the banking sector because the
failures of financial institutions can impose severe externalities on the rest of the economy
and, furthermore, banks can act as transmission mechanisms of crises. In this scenario, CDS
spreads have been seen as an indicator of a banks weakness. CDS spreads may be used to
extract market perceptions about the financial health of banking institutions in particular
of systemic banking firms. Understanding the relationships between CDS spreads of the
financial sector and banks-specific and market variables is important to evaluate financial
stability, and more precisely is of crucial importance in terms of supervision, regulation,
market discipline and also for practitioners and academics. Moreover, it is important to
evaluate the too big to fail effect, in particular for systemically large banks.
Since the rating agencies mitigate the problems of asymmetric information between
participants of the capital market, their ability to produce timely ratings could be useful for
investors as well as for regulators because the production and dissemination of information
timely could enhance their credibility in a competitive market and it could be beneficial
for financial stability. Given that the specific issue in this context is raising considerable
interest within academia and industry and among regulators, the fourth chapter examines
the impact of a credit rating announcement on the CDS market and the spillover effect of
both upgrades and downgrades. This chapter examines the controversial issue regarding
informational value of credit rating announcements on the CDS market from the perspective
of financial stability. Subsequent to the analysis, appropriate policy recommendations and
future research are derived and discussed. Overall, this thesis investigates topical issues by
employing econometric techniques in order to contribute on the methodological level.Soggetto
Financial crisis; Banking sector; Credit rating