PELP1, EGR-1 and ERRα as potential targets for new therapies against adrenocortical carcinoma
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De Luca, Arianna
Andò, Sebastiano
Pezzi, Vincenzo
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Dottorato di Ricercain Medicina Traslazionale. Ciclo XXXI; I Carcinomi surrenalici (ACC) sono tumori rari e altamente aggressivi, associati a una
prognosi molto sfavorevole, principalmente a causa di un alto rischio di recidiva e di
opzioni terapeutiche limitate (Stojadinovic et al. 2002). L'escissione chirurgica completa
offre le migliori possibilità di sopravvivenza a lungo termine, ma abbastanza spesso,
nonostante la resezione completa, l’incidenza della recidiva è molto frequente (Glover
et al. 2013). L’eziologia del cancro surrenale rimane ancora ignota, ma studi negli
ultimi 10 anni suggeriscono che alcune mutazioni genetiche nella ghiandola surrenale
sono alla base dell'iniziazione di un tumore maligno (Libe et al. 2007; Soon et al. 2008;
Giordano et al. 2009). Tuttavia, l'ACC è una malattia estremamente eterogenea e sta
diventando chiaro che la patogenesi dell'ACC determina l’alterazione di diversi segnali
cellulari e l’interazione di alcuni pathways. Tra questi, il sistema dell’IGF e le vie
estrogeno-dipendenti sembrano essere implicati. L’individuazione di fattori coinvolti
negli eventi regolatori di tali pathways cellulari può contribuire a chiarire i meccanismi
molecolari alla base delle alterazioni ed a individuare potenziali target terapeutici. Il
laboratorio di Biologia Applicata e Cellulare dell’Unical, sta lavorando da alcuni anni
per chiarire il coinvolgimento dei pathway IGF dipendenti ed estrogeno dipendenti
nell’insorgenza e nella progressione del carcinoma surrenalico.
In questo lavoro di tesi si è voluto approfondire il ruolo di tre fattori coinvolti in questi
pathways:
PELP1 (Scaffold Protein Proline-, Glutamic Acid-, and Leucine-Rich Protein 1);
EGR-1 (Early growth response gene-1);
ERRα (Estrogen Related Receptor α).
PELP1 agisce come un coattivatore del recettore dell'estrogeno (ER) e quindi esercita
un ruolo essenziale nella modulazione delle funzioni di ER. I coregolatori di ER hanno
un ruolo fondamentale nella progressione e nella risposta al trattamento ormonale dei
tumori estrogeno-dipendenti. In precedenza il laboratorio di Biologia Applicata e
Cellulare dell’Unical ha dimostrato che, nel carcinoma adrenocorticale (ACC), ER è upregolato
e l'estradiolo attiva le vie di segnalazione IGF-II/IGF1R definendo il ruolo di
questo cross-talk funzionale nella proliferazione delle cellule di ACC, H295R. Lo scopo
della prima parte di questo studio è stato determinare se PELP1 è espresso nell’ACC e
se possa giocare un ruolo nel promuovere l'interazione tra ER e IGF1R che consente l'attivazione di vie importanti per la crescita delle cellule di ACC. L'espressione di
PELP1 è stata rilevata tramite analisi Western blot nei tessuti di ACC e nelle cellule
H295R. La riduzione della proliferazione cellulare delle H295R è stata valutata
mediante il saggio A3-(4,5-Dimetilthiaoly)-2,5-difeniltetrazolio bromuro (MTT) e
mediante l’incorporazione della timidina [3H]. PELP1 è espresso nei tessuti di ACC e
nelle cellule H295R. Inoltre, il trattamento delle H295R con E2 o IGF-II ha indotto la
una formazione di un complesso multiproteico costituito da PELP1, IGF1R, ER e Src,
coinvolto nell'attivazione rapida di ERK1/2. Il silenziamento di PELP1 spegne tale via
di segnalazione e riduce la crescita delle cellule H295R indotta da E2 e da IGF-II.
L’identificazione del complesso PELP1/ER/IGF1R/c-Src come parte della via di
segnalazione E2- e IGF-II-dipendente nell’ACC suggerisce che PELP1 è un nuovo ed
efficiente potenziale bersaglio, per ridurre la crescita dell'ACC.
Nella seconda parte di questo lavoro di tesi abbiamo focalizzato la nostra attenzione sul
recettore EGR-1, perché in uno studio precedente si è dimostrato che il trattamento della
linea cellulare di carcinoma adrenocorticale, H295R con G-1, l’agonista non steroideo,
ad alta affinità per GPER (G protein-coupled estrogen receptor 1) ha ridotto la crescita
tumorale in vitro ed in vivo attraverso un meccanismo GPER-indipendente. Inoltre,
abbiamo osservato che il trattamento con G-1 induce arresto del ciclo cellulare ed
apoptosi a seguito di un'attivazione sostenuta di ERK1/2. A partire dai nostri risultati
pubblicati, abbiamo eseguito uno studio di microarray che ha chiaramente evidenziato
una forte e significativa up-regolazione del gene EGR-1 nelle cellule H295R trattate per
24 ore con la concentrazione 1 micromolare di G-1. I risultati di microarray sono stati
confermati dalla RT-PCR e dall’analisi Western-blot, nonché dall’ immunofluorescenza
che ha rivelato una significativa colorazione nucleare per EGR-1 dopo il trattamento
con G-1. EGR-1 è un punto di convergenza di molte cascate di segnali intracellulari che
controllano la crescita e la proliferazione delle cellule tumorali così come altri segnali
che riguardano il meccanismo di morte cellulare. Abbiamo rilevato che l'aumento
dell'espressione di Egr-1 era una conseguenza dell'attivazione di ERK, ROS-dipendente
mediata da G-1, prontamente invertita dalla presenza dell'antiossidante n-acetil-cisteina.
Infine, abbiamo osservato che il silenziamento dell'espressione del gene EGR-1 ha
invertito gli effetti principali indotti da G-1 nelle cellule di ACC, inclusa la upregolazione
del regolatore negativo del ciclo cellulare, p21Waf1/Cip1 e del regolatore
positivo della via apoptotica mitocondriale, BAX, così come l'inibizione della crescita cellulare. L’identificazione della via di segnalazione ROS/MAPK/Egr-1/BAX come
potenziale effetto off-target del G-1 potrebbe essere utile nell'implementazione
dell'approccio farmacologico per la terapia dell’ACC.
Nell’ultima parte di questo lavoro di tesi abbiamo concentrato la nostra attenzione sul
ruolo dell’ERRα, un target a valle di diversi pathways molecolari coinvolti nella
patogenesi dell’ACC, la cui attività può essere modulata da diversi co-regolatori, tra cui
il colesterolo. In un recente studio del laboratorio del Prof. Pezzi stati testati gli effetti
dell'agonista inverso ERRα, XCT790, sulle H295R. Il trattamento con XCT790 (1-5-10
μM) ha diminuito i livelli della proteina ERRα in modo dose-dipendente causando
anche un'inibizione dose-dipendente della crescita cellulare dopo 48-72 ore di
trattamento. E’ stato inoltre studiato l’effetto in vivo dell’XCT790 su xenotrapianti di
H295R. Topi trattati con XCT790 (2,5 mg / Kg) presentavano una significativa
riduzione della crescita del tumore rispetto al gruppo di controllo trattato col veicolo.
Inoltre, un aumento dei livelli di colesterolo nel siero è stato riscontrato in uno studio
condotto su 152 pazienti con ACC. La maggior parte di questi pazienti sono stati trattati
con mitotano, noto per indurre epatotossicità e disregolazione del metabolismo dei
lipidi, eventi che potrebbero determinare l'aumento di Chol. Inoltre, i nostri dati sul
siero di 28 pazienti con ACC trattati con il mitotano mostrano livelli di Chol superiori ai
normali valori fisiologici (248 ± 11 mg / dl, media ± se). L'analisi di questi campioni ha
mostrato che i livelli di Chol totali in terapia erano significativamente superiori a quelli
prima della terapia (da 167 ± 21 a 229 ± 25 mg / dl). l nostri dati in vitro mostrano che
la sovraespressione di ERRα in un modello di cellule tumorali corticosurrenali
(H295RERRα) è in grado di aumentare la proliferazione cellulare solo quando il siero
conteneva lipoproteine. Questi dati suggerisco che ERRα richiede Chol come un
agonista funzionale nelle cellule di ACC. Basandoci su questi dati, abbiasmo ipotizzato
che il trattamento a lungo termine con mitotano, aumentando i livelli di Chol, favorisca
l'attivazione di ERRα selezionando un fenotipo di ACC più invasivo e metastatico.
Questi dati combinati con i nostri risultati suggeriscono che il complesso
Chol/ERRα/PCG1α è un target idoneo a controllare la crescita dell'ACC. Noi
ipotizziamo che l’ERRα potrebbe essere un "regolatore principale" di riprogrammazione
del metabolismo nell’ACC. In effetti, la deplezione di ERRα nelle cellule H295R ha
causato una riduzione della massa e della funzione mitocondriale. Inoltre, i nostri
risultati dimostrano che la sovraespressione di ERRα aumenta drasticamente l'assorbimento di glucosio nelle cellule H295R, supportando l'ipotesi che ERRα sia
coinvolto nell'adattamento metabolico dell'ACC. Inoltre il trattamento delle cellule
H295R con XCT790 per 24 ore (un tempo inferiore a quello richiesto per causare la
morte cellulare), riduce significativamente la migrazione cellulare, al contrario, la
sovraespressione di ERRα aumenta questo processo. Di conseguenza, l'espressione
ectopica di ERRα aumenta i livelli dei marker dell’EMT (N-Cadherin, Vimentin, Slug),
mentre l’XCT790 blocca la loro up-regulazione. Un'altra osservazione interessante è
l'aumento delle cellule anoikis-resisistenti in presenza della sovraespressione di ERRα.
Inoltre la sovraespressione di ERRα nelle H295R aumenta la crescita in condizioni di
aderenza indipendente, consente la formazione e aumenta il numero di sferoidi 3D
(H295RSph). Abbiamo sviluppato H295R come sferoidi per 5 giorni, dissociati e
riseminati settimanalmente nel mezzo per gli sferoidi per 5 settimane (H295RSph-5),
prima di testare le cellule per la motilità. La migrazione di queste cellule era superiore
alle cellule aderenti. Le H295RSph-5 hanno una maggiore espressione di marcatori
mesenchimali come Vimentin, N-cadherin e Slug se confrontati con le H295R coltivate
in adesione. Abbiamo valutato gli effetti metabolici indotti dal trattamento con
l’agonista inverso del recettore ERRα, XCT790, sulle cellule H295R, tramite l’analisi
del tasso di consumo di ossigeno (OCR) e del tasso di acidificazione extracellulare
(ECAR). Abbiamo dimostrato che il trattamento con XCT790 influenza profondamente
il metabolismo ossidativo e glicolitico delle cellule H295R, infatti è in grado di ridurre
il consumo di ossigeno, la capacità glicolitica e la riserva glicolitica, in maniera dosedipendente.
Similmente agli effetti metabolici indotti dall’XCT790, abbiamo osservato
che anche le cellule H295R trattate con Simvastatina presentato una funzione
mitocondriale ridotta come dimostrato dalla diminuzione dei valori OCR ed ECAR.
In conclusione, nel nostro studio abbiamo valutato gli effetti del trattamento con
l'agonista inverso di ERRα e del silenziamento stabile di ERRα in un modello
sperimentale di carcinoma adrenocorticale. Complessivamente, questi risultati
suggeriscono che ERRα svolge un ruolo fondamentale nella transizione epitelialemesenchimale
e nella resistenza all’anoikis nelle cellule tumorali di ACC. I risultati
ottenuti hanno confermato, nel nostro modello sperimentale, il ruolo funzionale di
ERRα nell'attività mitocondriale e nel metabolismo ossidativo e glicolitico cellulare,
suggerendo che ERRα svolge un ruolo fondamentale nella riprogrammazione metabolica delle cellule tumorali di ACC proponendolo come potenziale bersaglio
terapeutico del carcinoma adrenocorticale.
Il lavoro è stato oggetto di due pubblicazioni scientifiche:
1. CASABURI, IVAN*, AVENA, PAOLA*, DE LUCA, ARIANNA*,
SIRIANNI, ROSA, RAGO, VITTORIA, CHIMENTO, ADELE, TROTTA,
FRANCESCA, CAMPANA, CARMELA, RAINEY, WILLIAM E., PEZZI,
VINCENZO (2017). GPER-independent inhibition of adrenocortical cancer
growth by G-1 involves ROS/Egr-1/BAX pathway. ONCOTARGET, vol. 8, p.
115609-115619, ISSN: 1949-2553, doi: 10.18632/oncotarget.23314
*These authors contributed equally to this work.
2. DE LUCA ARIANNA, AVENA PAOLA, SIRIANNI ROSA, CHIMENTO
ADELE, FALLO FRANCESCO, PILON CATIA, CASABURI IVAN, PEZZI
VINCENZO. (2017). Role of Scaffold Protein Proline-, Glutamic Acid-, and
Leucine-Rich Protein 1 (PELP1) in the Modulation of Adrenocortical Cancer
Cell Growth. CELLS, vol. 6, ISSN: 2073-4409, doi: 10.3390/cells6040042
Inoltre, questo lavoro ha contribuito alla realizzazione di due REVIEWS:
1. CASABURI IVAN, CHIMENTO ADELE, DE LUCA ARIANNA, NOCITO
MARTA, SCULCO SARA, AVENA PAOLA, TROTTA FRANCESCA,
RAGO VITTORIA, SIRIANNI ROSA, PEZZI VINCNZO. (2018). Cholesterol
as an Endogenous ERRα Agonist: A New Perspective to Cancer Treatment.
Front Endocrinol (Lausanne). Sep 11;9:525. doi: 10.3389/fendo.2018.00525.
eCollection 2018. Review.
2. CHIMENTO ADELE, CASABURI IVAN, AVENA PAOLA, TROTTA
FRANCESCA, DE LUCA ARIANNA, RAGO VITTORIA, PEZZI
VINCENZO, SIRIANNI ROSA. (2018). Cholesterol and Its Metabolites in
Tumor Growth: Therapeutic Potential of Statins in Cancer Treatment. Front
Endocrinol (Lausanne). 2019 Jan 21;9:807. doi: 10.3389/fendo.2018.00807.
eCollection 2018. Review.; Università della CalabriaSoggetto
Adrenal cortex; Cell proliferation; Cancer cells
Relazione
BIO/13;