Ruolo del sistema Glutammatergico nella plasticità neuronale amigdalare del Mesocricetus auratus
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Dottorato di Ricerca in Biologia Animale, Ciclo XXI a.a. 2007-2008; La plasticità sinaptica è un meccanismo neuronale alla base di funzioni complesse del
Sistema Nervoso Centrale, come l’apprendimento e la memoria. Tali funzioni sono
associate a eventi di potenziamento e depressione sinaptici necessari ad evitare che tutte le
sinapsi vadano incontro a saturazione e prevenire cicli di feedback positivo tra l’attività
della rete di neuroni e la forza sinaptica. I neuroni di per sé regolano le trasmissioni
eccitatorie tramite la variazione del numero e della composizione sinaptica di alcuni
sistemi recettoriali come quello glutammatergico. Un ruolo centrale nel controllo della
plasticità neuronale è svolto sia dai recettori dell’NMDA che dell’AMPA, costituiti
entrambi da diverse subunità recettoriali la cui variazione nella composizione e reciproca
organizzazione determina la formazione di recettori con caratteristiche cinetiche e
farmacologiche differenti, regolando i processi di plasticità sinaptica sia durante le fasi
critiche dello sviluppo encefalico che di particolari stadi fisiologici quali l’ibernazione. In
virtù di ciò, il Mesocricetus auratus, un roditore ibernante facoltativo, ha rappresentato un
valido modello sperimentale per gli studi neurobiologici condotti in questo lavoro. In un
simile contesto, un elemento chiave della regolazione plastica è costituito dal controllo
eccitazione-inibizione attraverso fenomeni di cross-talking tra i recettori glutammatergici e
quelli GABAergici. In questo lavoro si è evidenziato come l’attivazione di due delle
principali subunità recettoriali GABAergiche, quali α1 e α5, abbia determinato un
controllo negativo sulle azioni esplicate dagli agonisti glutammatergici, sia nel contesto
delle attività di feeding e drinking behavior che dal punto di vista molecolare. Infatti, la
subunità α1 si oppone maggiormente alle variazioni nella capacità e/o nella volontà di
assumere acqua e cibo, in seguito all’azione dell’NMDA esplicata nell’area di transizione
tra l’ipotalamo e l’amigdala, sia in eutermia che in ibernazione; diversamente α5 modula il
comportamento alimentare AMPA-dipendente riconducibile all’attività dell’amigdala. E’
stato, inoltre, evidenziato, mediante l’ibridazione in situ, che le maggiori variazioni
trascrizionali delle subunità recettoriali glutammatergiche avvengono in seguito alla
modulazione per lo più inibitoria esercitata dal sistema GABAergico principalmente
attraverso la subunità α5. Questo controllo trascrizionale sarebbe il risultato di meccanismi
molecolari atti a modulare l’azione di fenomeni altamente eccitatori attraverso sofisticati
processi di feedback negativo: il GABA, ormai inibitorio nell’encefalo adulto, tende a
silenziare l’attivazione dei recettori eccitatori, modulando la trascrizione delle loro
subunità recettoriali. Un simile meccanismo assume un ruolo funzionale importante nel
controllo del ciclo di ibernazione, soprattutto del risveglio, quando potrebbero innescarsi
fenomeni eccitotossici simil-ischemici che indurrebbero morte cellulare.; Università della CalabriaSoggetto
Biologia animale; Plasticità; Sinapsi; Criceti dorati
Relazione
BIO/06;