<<A>> Defect-Centric analysis of the channel hot carrier degradation
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Pròcel-Moya, Luis-Miguel
Pantano, Pietro
Crupi, Felice
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Scuola di Dottorato ""Archimede" in Scienze Comunicazione e Tecnologie, Tecnologie dei Ciclo XXVIII, a.a. 2015-2016; Durante l'ultimo decennio, il channel hot carrier (CHC) e
stato considerato uno dei pi u importanti meccanismi di degrado
della moderna tecnologia CMOS. La degradazione CHC si veri-
ca quando un voltaggio superiore a quello di saturazione viene
applicato sul terminale di drain e, contemporaneamente, un
voltaggio superiore alla tensione di soglia (VTH) viene applicato
sul terminale di gate. Nel presente lavoro, abbiamo utilizzato
la cosiddetta defect-centric distribution (DCD) per spiegare e
descrivere il meccanismo di degradazione CHC. Il DCD si basa
su due presupposti: il VTH prodotto da una singola carica segue
una distribuzione esponenziale (valore medio ) e il numero to-
tale di difetti segue la distribuzione di Poisson (valore medio Nt).
La combinazione di questi due presupposti da come risultato la
DCD. Negli ultimi anni, la distribuzione DCD e stata usata per
descrivere e spiegare la bias temperature instability (BTI) ed e in
grado di predirre le code estreme della distribuzione VTH no a 4 . Il vantaggio di usare il DCD e che i suoi primi e secondi
momenti sono direttamente correlati ai parametri sici e Nt. Nel presente lavoro, e stato dimostrato che il DCD e anche
in grado di descrivere e spiegare il degrado della distribuzione
VTH no a 3 . E
stata studiata la dipendenza dei parametri
de ect-centric, e Nt, in relazione alla geometria del dispos-
itivo. E
stato dimostrato che e inversamente proporzionale
all'area del dispositivo come in la degradazione BTI. Inoltre, il
valore previsto della distribuzione VTH (< VTH >) si incre-
menta fortemente quando la lunghezza di canale (L) diminuisce
e si incrementa debolmente con il decremento della larghezza
del dispositivo (W). In la degradazione BTI, si riporta che
non vi e alcuna dipendenza tra < VTH > ed L. Pertanto, la
forte dipendenza trovata e da atribuire alla degradazione CHC.
Si e anche studiata la dipendenza della temperatura (T) dei
parametri defect-centric e abbiamo trovato che non dipende da
T, al contrario degli esperimenti BTI, dove invece Nt aumenta
con T, fatto che si spiega con l'attivazione del meccanismo di
dispersione elettrone-elettrone. Inoltre, abbiamo estratto una
energia di attivazione di 56meV per Nt. Finalmente, abbi-
amo usato dispositivi matching-pair con la nalit a di studiare
la variabilit a tempo zero e la variabilit a dipendente dal tempo.
E
stato dimostrato che il tempo di stress e la tensione di stress
applicati sul terminale di drain non in
uenzano la variabilit a.; Università della CalabriaSoggetto
Metal oxide semiconductors; Transistor circuits
Relazione
ING-INF/01;