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L'innovazione sociale come sfida alla governance : le alternative food networks in Europa
dc.contributor.advisor | Cavazzani, Ada | |
dc.contributor.author | Felicetti, Michela | |
dc.date.accessioned | 2013-05-27T10:56:26Z | |
dc.date.available | 2013-05-27T10:56:26Z | |
dc.date.issued | 2009 | |
dc.identifier.uri | http://hdl.handle.net/10955/266 | |
dc.description | Dottorato di ricerca in Scienza, tecnologia e società, XXI ciclo. A.a. 2008-2009 | en_US |
dc.description.abstract | Questo lavoro di ricerca si propone si contribuire al dibattito sulle Alternative Food Networks, da una parte, esaminando i profili di sostenibilità di tali pratiche ai fini del rinnovamento delle aree rurali, dall’altra, evidenziando quali sono le condizioni che favoriscono il loro consolidamento e la loro istituzionalizzazione. A tal fine, attraverso l’indagine empirica delle reti alternative, si vogliono raggiungere due obbiettivi: il primo è confutare la teoria che rappresenta le Alternative Food Networks come alleanze escludenti rispetto ai soggetti svantaggiati della società e rivolte a quelli privilegiati. Il secondo obbiettivo è quello di vedere come l’azione collettiva abbia innovato e sfidato il sistema agroalimentare mantenendo la propria indipendenza dalle politiche governative. L’approccio della regolazione e quello della governance, come sua declinazione più recente, sono serviti per tratteggiare il contesto politico istituzionale e culturale nel quale le reti alternative sono embedded, mentre le teorie dei networks hanno costituito la base per analizzare il comportamento dei soggettiche costituiscono le reti e di quelli che fanno parte delle associazioni del settore volontario. Dalla ricerca è emerso che le Alternative Food Networks (AFNs) o filiere corte, concretizzano delle forme innovative di organizzazione sociale volte a costituire spazi di produzione e consumo di cibo, collegati in modo stringente da un punto di vista fisico, economico e sociale.Le Alternative Food Networks, si pongono,dunque, come pratiche di azione sociale capaci di costituire un’alternativa alla struttura organizzativa del complesso agro-industriale ed ai problemi di sostenibilità da esso generati. In quanto tali, le Alternative Food Networks, rappresentano una relazionalità nongestibile dalla progettualità governativa nelle azioni per lo sviluppo locale. Al contrario, l’innovazione da esse prodotta, ha innescato un processo di istituzionalizzazione su due livelli quello delle associazioni e quello del governo. La comparazione tra le modalità con cui si sono sviluppate le Alternative Food Network in Italia e nel Regno Unito ha richiesto un’analisi della governance alimentare, per comprendere il quadro macro-regolatorio in cui tali pratiche si sono sviluppate, ed una analisi actor-oriented, per esaminare le strategie locali di costituzione e consolidamento delle Alternative Food Networks. Lo studio comparativo ha messo in luce che la capacità di agency alla base delle pratiche alternative analizzate nel Regno Unito si è rivelata più dirompente, sia in relazione alle politiche alimentari governative, sia in relazione al modello organizzativo attualizzato. Qui il sodalizio tra agricoltori e consumatori è risultato più equilibrato, si è caratterizzato con una forte valenza “civica” e si è intrecciato con il settore volontario consolidando in modo più evidente l’innovazione sociale.This research work seeks on one hand, to contribute to the debate on the Alternative Food Networks, examining the sustainability profiles of such practices that have the aim of renewing rural areas, and on the other hand, highlighting which are the conditions that favour their consolidation and institutionalisation. To such an end, through the use of alternative networks' empirical research, two objectives are sought to be reached: the first is to refute the theory that depicts the Alternative Food Networks as confederations that exclude disadvantaged members of society and apply only to those more privileged members. The second objective is that of seeing how collective action has innovated and challenged the food farming system maintaining its independence from government policies. The approach used both in its regulation and governance, as in the case of its most recent declination, has served to outline the institutional and cultural political context in which the alternative networks are embedded, while the networks theories have constituted the basis for analyzing the behaviour of subjects that make up the networks and those that partake in voluntary associations. From the research it has emerged that the Alternative Food Networks (AFNs) or short supply-chain are realising innovative forms of social organisation aimed at constituting food production and consumption spaces which are closely linked from a physical, economic and social perspective. The Alternative Food Networks present themselves as social action practices capable of constituting an alternative to the organization of the agro-industrial complex and to the problems of sustainability generated by it. As such, the Alternative Food Networks represent a relationality unmanageable by government planning in local development actions. On the contrary, theinnovation produced by these has triggered a process of institutionalisation on two levels, that of the associations and that of the government. The comparison between the modalities with which the Alternative Food Network in Italy and the United Kingdom were developed has required an analysis of food governance in order to understand the macro-regulatory framework in which such practices have been developed, and an actor-orientated analysis to examine the local strategies of organisation and consolidation of the Alternative Food Networks. The comparative study has brought to light that the agency's ability at the foundation of alternative practices analysed in the UK has proved to be the most revolutionary, both in relation to food governance policies, and in relation to the organisational model put into place. Here the association between farmers and consumers has revealed itself to be more balanced, characterised by a strong “civic” value and intertwined with the voluntary sector, consolidating its social innovation in a more evident way. | en_US |
dc.description.sponsorship | Unione europea | en_US |
dc.language.iso | it | en_US |
dc.subject | Consumo - Aspetti socio-culturali | en_US |
dc.subject | Industria agroalimentare | en_US |
dc.title | L'innovazione sociale come sfida alla governance : le alternative food networks in Europa | en_US |
dc.type | Thesis | en_US |